Ad ottobre 2020 in questo video dal titolo: Il grande reset: strumentalizzare l’emergenza sanitaria per imporre il modello cinese spiegavo che le oligarchie occidentali si erano rese conto che capitalismo e globalizzazione non erano più compatibili con il nostro modello (che dovrebbe prevedere principi democratici e diritti sociali). Ma soprattutto si erano rese conto che il nostro modello non poteva più competere con quello cinese che prevede invece una dittatura totalitaria. La Cina stava anche dimostrando al mondo che i suoi metodi erano gli unici possibili anche per battere il virus in tempi brevi.
Come avrebbero risposto le oligarchie capitaliste occidentali, i grandi cartelli a questa minaccia? Avrebbero messo a rischio la loro leadership globale, per preservare i principi costituzionali e democratici? Per dare conto ai popoli?
La risposta è NO.
Serviva un grande reset.
Qualcosa capace di cambiare sotto al naso dei popoli occidentali, il loro modello sociale, economico, politico. Ma non poteva più essere fatto su base nazionale, come era avvenuto per il cambio del modello economico. Tutto doveva avvenire su base planetaria. Serviva qualcosa capace di mandare, in un sol colpo, tutte le democrazie in quarantena. E di spostare ogni singolo potere, dagli stati nazionali alle grandi organizzazioni mondialiste, che sfuggono a qualsiasi controllo democratico. Ma questo obiettivo si poteva raggiungere solo attraverso l’uso strumentale della paura.
Quindi la pandemia, per queste oligarchie occidentali è stata funzionale proprio a quel grande reset, indispensabile per imporre anche da noi il modello cinese ed un nuovo ordine mondiale.
Queste le parole che ho ribadito in video, e che ho ribadito in Radio già ad ottobre, parlando di grande reset, di ordine mondiale, di dittatura mascherata dall’emergenza pandemia al fine di competere con il modello cinese.
Non avrei mai pensato, alcuni mesi dopo, di ritrovare questi medesimi concetti e queste medesime parole (perfino il riferimento al Nuovo Ordine Mondiale di Kissinger) espressi in un articolo apparso su La Verità (15 dicembre 2020) a firma di Ettore Gotti Tedeschi, l’ex Presidente della Banca del vaticano (IOR).
Solo leggendo il titolo sono saltato dalla sedia: “Il grande reset. Ideona dell’Occidente: inventarsi un regime per fare concorrenza alla dittatura cinese”. Nel sottotitolo trovavo la trasposizione esatta di quanto da me più volte espresso :
“Il capitalismo liberista che soccombe al dirigismo di Pechino: così le nostre élite lavorano al totalitarismo, tutto tecnica e medicina”.
Queste sono le frasi riportate nell’articolo in cui Gotti Tedeschi denuncia il progetto di Grande Reset e di Nuovo Ordine Mondiale, tirando in ballo anche quelli che furono i piani di Henry Kissinger, così come io avevo fatto in numerose occasioni. (I riquadri a sinistra sono estratti di miei articoli di ottobre 2020. A destra ritagli dell’articolo di Gotti Tedeschi).
Guardate quanto simili siano le nostre descrizioni di quanto sta accadendo.
Conveniamo sul fatto che vogliano mettere da parte la democrazia per poter competere con la Cina:
Fino ad arrivare ad esprimere le medesime considerazioni sull’utilizzo della strategia della paura (shock economy):
Non vi mostro tutto questo per darmi un tono, facendovi credere che l’ex presidente dello IOR mi legga o mi ascolti su RadioRadio. Gotti Tedeschi non ha bisogno che gli si dica nulla. E non c’è nulla che io possa immaginare di sapere più di un uomo che di quei sistemi ne ha coperto i vertici.
Ma se oggi ci troviamo davanti all’evidenza, che le tesi di un autore come me, che i media vorrebbero da sempre bollare come filo complottista, coincidono in maniera impeccabile con quelle di chi dovrebbe avere tesi diametralmente opposte alle mie, allora vuol dire che la verità non ha più maschere.
Ed a questo punto mi chiedo: possono i media e la politica continuare a ignorare e censurare queste realtà?
Com’è possibile che se un uomo di sistema come Gotti Tedeschi, un illuminato, una persona di grandi conoscenze e di grandi agganci, sia arrivato a capire e a denunciare pubblicamente che l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è funzionale a un grande reset. Se si è reso conto che la gestione della pandemia è servita per portare avanti un progetto datato e ben preciso, che le oligarchie occidentali avevano urgente bisogno di accelerare per poter imporre il modello della potenza con cui sono chiamati a competere. Se è consapevole che per realizzare il tutto, si stiano avvalendo della famosa teoria della shock economy, come più volte da me denunciato con le stesse parole che ha usato Gotti tedeschi.
Non gli sorge il dubbio che la pandemia potrebbe essere stata indotta da quelle stesse oligarchie per raggiungere i propri scopi, come io ho provato a dimostrare nella mia inchiesta ? Invece di pensare ad un pipistrello che per incanto abbia reso possibile il progetto che alcuni avevano scritto da tempo?
Queste sono le domande che vorrei porre a Gotti Tedeschi.
E restando in tema di Vaticano: ai posteri l’ardua sentenza.
Francesco Amodeo autore del libro 31 Coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova guerra fredda USA/Cina
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